martedì 13 luglio 2010

CI SIAMO TRASFERITI...!!!!



Grazie a tutti voi per gli interventi, continuate a seguirci sul nostro nuovo sito:


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venerdì 18 giugno 2010

ORGOGLIO BOLOGNESE C'E'!!

Noi, come associazione, ci siamo presentati alla Cancellieri per partecipare al bando "anti-graffiti". Arruoliamo volontari con l'amore per Bologna nel sangue.
Quando Bologna chiede aiuto...Orgoglio Bolognese risponde: Presente!!

martedì 18 maggio 2010

Le qualità per l’uomo politico: passione, senso di responsabilità e lungimiranza


La gravissima congiuntura economica internazionale si ripercuote pesantemente anche sul nostro Paese e sulla stessa Ragione. E’ragionevole e realistico pensare a un piano di tagli e sacrifici. In primo luogo occorre ridurre la spesa pubblica e diminuire in modo consistente i costi della politica.
Per sintonizzare di più e meglio con l’insieme dei nostri cittadini-elettori potremmo partire da subito con il piede giusto dicendo di ridurre il nostro stipendio di un 10% per un periodo di 24 mesi. Il risparmio ottenuto potrebbe essere versato a favore di chi, in questo periodo, perde o ha perso il lavoro e ai cassaintegrati.
La Repubblica - 18 Magggio 2010

lunedì 17 maggio 2010

Se il movimento ci chiama.....

giovedì 6 maggio 2010

VINO & TURISMO, 7-8 MAGGIO VILLA SAN MARTINO (BO)


VINO & TURISMO
Venerdì 7 maggio (orario 18-22) e Sabato 8 maggio (Orario 11-22) 2010
Villa San Martino
( Via Schiavina, 1 – Loc. S. Martino in Casola di Monte San Pietro -Bo)

SCARICA L'INVITO A VINO & TURISMO!
Un ottima occasione per incontrare tutti i produttori aderenti al Movimento Turismo del Vino dell’Emilia Romagna (già organizzatore di eventi quali: Cantine Aperte) oltre a poter degustare i loro prodotti d’eccellenza in un contesto di eccezionale pregio quale Villa San Martino, situata sulle colline di Monte San Pietro.

7 maggio 2010 (orario: 18 - 22)
Ore 18: apertura della manifestazione alla presenza del
Sindaco di Monte San Pietro e avvio dibattito:
"Prospettive e sviluppo del turismo
enogastronomico in regione"
alla presenza delle istituzioni, produttori, operatori del settore.
Sarà presente Volfango Soldati, chef e scrittore, figlio di Mario Soldati.
Dalle 19,30 apertura banchi di degustazione vini e prodotti

8 maggio 2010 (orario: 11-22)
Per tutta la giornata degustazione di più di 100 vini curata
dai produttori e dai sommeliers.
Nel pomeriggio laboratori di pasta sfoglia e
lavorazioni artigianali.

Biglietto di ingresso: 12 euro (soci A.I.E.S., MTV e operatori 8 euro).
Dotazione: sacchettino porta-calice con calice da degustazione, depliant di Cantine Aperte e segnalazione di itinerari enogastronomici.


Partecipa al Concorso "Vinci Vino & Turismo 2010"; in palio:
1. un week end in un'azienda agrituristica associata al Movimento Turismo del Vino Emilia Romagna (comprensiva di un pernottamento per due persone e una visita alla cantina con degustazione vino)
2. iscrizione gratuita ad un corso A.I.E.S. (I, II o III livello)
3. un cartone con 12 vini assortiti delle cantine aderenti al Movimento Turismo del Vino Emilia Romagna
4. partecipazione ad una degustazione A.I.E.S. con abbinamento cibo-vino
5. un paniere di prodotti tipici della zona
6. una visita con degustazione ad una cantina associata al Movimento Turismo del Vino Emilia Romagna

Vi aspettiamo Numerosi a "Vino & Turismo" 2010!


Presentazione dell'evento
"Dirò subito che mi considero anch'io, del vino, un amatore inesperto. È vero, i "viaggi d'assaggio", che racconto nelle pagine seguenti, mi hanno istruito un pochino: ma il loro risultato più apprezzabile è stato di misurare, dopo anni di esperienze enologiche, quanto sia vasta ancora la mia ignoranza, e l'arte del vino quanto difficile". Mario Soldati
"Vino & Turismo" dedicato a chi, come scriveva Mario Soldati,
si sente ancora, "del vino, un amatore inesperto…" e a chi al viaggio per luoghi di produzione di eccellenze enogastronomiche non sa rinunciare …
… a chi ama il vino, la scoperta, il viaggio, l'arte e la passione del farlo e del degustarlo
… rappresenta un modo diverso per spiegare il vino, le cantine, le persone, i tanti territori della nostra regione
… non solo vino ma anche specialità prodotti alimentari "ritrovati" e della tradizione
Entra nel viaggio tra sapori, tradizioni e cultura del vino e
della gastronomia della nostra regione.

Saranno presenti più di venti cantine, sarà possibile degustare più di cento vini, assaggiare i prodotti e le specialità gastronomiche della nostra regione.

Per informazioni e/o prenotazioni:
info@mtvemiliaromagna.it / www.mtvemiliaromagna.it
info@accademiasommeliers.it / www.accademiasommeliers.it
Raffaella Melotti, cell. 320 9533124 320 9533124





AL TURTLEN - L'OMBELICO DEL MONDO

   Narra la leggenda che il proprietario della locanda “Corona” di Castelfranco nell'Emilia, sbirciando dal buco della serratura della stanza di una nobildonna sua ospite, rimase tanto colpito dalla bellezza del suo ombelico che volle riprodurlo in una preparazione culinaria.
   Un'altra variante della storia trae spunto dalla “Secchia rapita” del Tassoni e racconta di come ai tempi della “secchia”, una sera dopo una giornata di battaglia tra Bolognesi e Modenesi, Venere Bacco e Marte trovarono ristoro presso la locanda “Corona”.La mattina seguente Marte e Bacco si allontanarono dalla locanda lasciando Venere dormiente, che al risveglio chiamò qualcuno e il locandiere che accorse, sorprendendola discinta rimase così impressionato dalle sue splendide forme che tornato in cucina con ancora in testa ciò che aveva ammirato, strappò un pezzo di sfoglia, lo riempì e ripiegò dandogli la forma dell'ombelico della dea.
   Sicuramente la vera origine del tortellino è oramai persa nelle nebbie del tempo, ma è sotto le due torri che questa pasta ha trovato la sua consacrazione, divenendo oramai un simbolo della nostra gastronomia famoso in tutto il mondo: chiunque alla parola tortellino ha la visione di quella bella scodella fumante, legata strettamente ai giorni di festa o alle domeniche in famiglia, al sapore pungente della noce moscata, alla perfetta unione di pasta fresca, saporito ripieno e brodo avvolgente.....un piatto una garanzia per ogni vero bolognese.
   Per celebrare degnamente il tortellino gli chef Michele Mandolesi e Marco E.De Santi del ristorante “C'era una volta” hanno ideato una cena interamente a lui dedicato, attraverso i secoli.....fino al dolce che si è svolta l'ultimo venerdì di Aprile.
   Ad aprire le danze, a sorpresa però, è stato un antipasto di mortadella di Pasquini, altro pezzo da novanta della nostra gastronomia cittadina accompagnato da un assaggio di salame rosa (sempre prodotto dallo stesso artigiano e dal suo discepolo Davide Simoni), che è un insaccato di ricetta ottocentesca, fatto con le stesse materie prime della mortadella ma che subisce differenti processi di macinatura e cottura, che gli donano un sapore veramente delicato.
   Poi è cominciato il valzer delle scodelle, con un tortellino blasfemo “Sapore di mare”, dal ripieno ittico in uno squisito brodetto di pesce con gamberone sgusciato di guarnitura, qualcosa di veramente geniale e così lontano dalla nostra visione classica di questo piatto, seguito da cappelletti alla moda romagnola ripieni di ricotta in un delicatissimo brodo all'odore di limone.
   La portata successiva, i ravioletti casalinghi “ricchi e poveri”, è stata un omaggio alla tradizione “povera”dei giorni di festa dove all'umile pasta e fagioli venivano aggiunti dei tagli di pasta fresca con un ditale di ripieno di carne a cui sono seguiti i tortellini all'antica sulle tracce di Bartolomeo Scappi, ispirati ad una ricetta del lungimirante cuoco e gastronomo bolognese del seicento dove lo zenzero donava alla portata quel tipico sentore speziato tanto comune nei piatti di quel periodo.
   E' venuta poi l'ora dopo tutte queste variazioni sul tema del piatto principe della serata, il tortellino canonico alla bolognese, che non ha parole per essere descritto, lasciando tutto il piacere in esclusiva alle papille gustative che ha aperto la strada ai dolci, ovviamente sempre in tema, uno speziato tortellino dolce alla moda del settecento e un tortellino al cioccolato in salsa di frutti di bosco.
   La cena al ristorante “C'era una volta” è stata una perfetta celebrazione di questa tipica ricetta felsinea e verrà riproposta, come pure quella dedicata alla tagliatella e al vitellone di razza romagnola nel prossimo autunno e consiglio vivamente a chiunque fosse interessato a godere della tipicità dei nostri prodotti e delle nostre ricette di parteciparvi, sarà una vera esperienza di Bolognesità a tavola.

Alla prossima
Claudio

giovedì 22 aprile 2010

C'ERA UNA VOLTA IL VITELLONE DI RAZZA ROMAGNOLA ALLA BOLOGNESE

   In questo primo sprazzo di primavera, riscaldato da uno splendente sole e dall'impeto di una campagna elettorale sentita quanto polemica, sfociata oramai nel suo epilogo stranamente astensionista, Bologna la “grassa” è però in grado di offrire squisite serate culinarie per nulla “par condicio”dove un solo candidato la fà da padrone:la fantastica gastronomia bolognese, su cui destra e sinistra incredibilmente sono concordi siedendosi pure allo stesso tavolo.
      Grazie alla mirabolante vastità di eventi pubblicizzati su Feisbook ( traduzione bolognese effettuata dal mitico scrittore e agitatore web “maso”Masotti) mi sono imbattuto in una cena organizzata dal ristorante C'ERA UNA VOLTA, all'inizio della splendida via d'Azeglio, presso l'hotel Roma, famoso soggiorno cittadino di artisti, dove il filo conduttore della serata erano i menù petroniani tra tradizione ed innovazione e nel caso particolare il protagonista delle ricette di ieri e di oggi era la carne di vitellone della razza romagnola, uno dei prodotti IGT ( Indicazione Geografica Tipica ) della nostra regione.
    Presenti alla serata gastronomi, produttori, esperti e narratori tutti impegnati a spiegare l'importanza della salvaguardia e valorizzazione della tipicità gastronomica che è una nostra ricchezza,cittadina, regionale e nazionale e a decantare la qualità, effettivamente elevata, delle creazioni dello chef Michele Mandolesi.
   Una overtoure di scaglie di grana annaffiate da un trentennale aceto balsamico ha introdotto i sublimi antipasti suddivisi in due portate, la prima di cruditè come carne salada e misticanza e una tartara su erbette di stagione, la seconda con una lingua in salsa verde e una polentina conzata alla petroniana. Ma a suscitare un balzo indietro nel tempo, dal punto di vista sensoriale è stata la zuppa “ottocento”al sugo di carne che mi ha catapultato nella cucina di mia nonna dove minestroni e ragu alla bolognese erano gli ospiti fissi dei fornelli, qualcosa che ahimè è solo un ricordo, ma che in quella portata era di nuovo realtà. La tornata di primi si è conclusa con un delicato risotto allo stracotto.
   L'avanguardia dei secondi era costituita da una “trippa gloriosa”alla moda di Bologna, piatto di origini povere ma veramente sfizioso che ha aperto la strada al “trionfo del filetto tricolore” dove questo squisito taglio di carne veniva presentato in verde al guanciale e fave, in bianco al gorgonzola e pepe nero e in rosso al Sangiovese, un piatto grandiosamente istituzionale.
   La cena, accompagnata da tipici vini della DOC Colli di Bologna della cantina Cesari, si è conclusa con uno squisito semifreddo di pera e cioccolato dove menzione speciale è da attribuire agli alchechengi affogati nello scuro e fondente nettare.
   Una vera esperienza per gli amanti della gatronomia nata sotto le due torri questa serata spot,che vedrà una prossima data, tutta dedicata all' ”ombelico del mondo” il tortellino , sempre nella stessa location il 23 di Aprile.
Io non mancherò di certo,alla prossima abbuffata di bolognesità.
Claudio