giovedì 14 gennaio 2010

"Le ambiguità ci fanno male"



Giovedì 14 Gennaio 2010  il Resto del Carlino:
di Nicola Cappellini

L'escluso Bernardini
Mal di pancia nella Lega:
"Chiarezza sulle liste"

A pochi giorni dal via alla campagna elettorale per le Regionali di marzo - le liste si chiuderanno a breve - la rosa dei candidati individuata dai vertici emiliano-romagnoli della lega Nord lascia perplessi i leghisti bolognesi. A farsi portavoce dei malumori sotto le Due Torri è uno dei big esclusi dalla corsa per un seggio a viale Aldo Moro: il segretario cittadino e consigliere comunale Manes Bernardini, che chiede "chiarezza" sui criteri adottati nella scelta dei nomi.

     Per Marco Lusetti, numero due della segreteria regionale, i motivi che hanno portato a non candidare né lei né la consigliera provinciale Lucia Bergonzoni "devono restare interni al partito"...
"E' una frase oscura e criptica, che rischia di minare l'immagine della Lega a Bologna e la credibilità dei suoi rappresentanti. Mi ricorda tanto il vecchio adagio ' i panni sporchi si lavano in famiglia '. E' bene che Lusetti chiarisca. Altrimenti, è come affermare che gli esponenti comunali e provinciali della Lega Nord non sono affidabili e degni rappresentare il movimento. Così ci danneggia. Cosa ne penseranno i nostri elettori?"

     E' amareggiato per l'esclusione della lista?
"No. Ho dichiarato in tempi non sospetti che sono e resto un 'soldato' in servizio permanente effettivo, sempre a disposizione della Lega. Sono stato appena eletto in consiglio comunale, un compito che esercito con passione. E' un grande onore rappresentare il movimento nel quale milito da 20 anni nella città che amo. Ma certe scelte non riesco a capirle e questo mi porta a interrogarmi sulle strategie del partito. La gente vota i rappresentanti politici che portano avanti le loro battaglie. E' sbagliato pensare che la forza della Lega stia solo nel suo simbolo.
    Insomma, sono le candidature emerse finora che non la convincono...
"Non intendo esprimere giudizi sui nomi. Non voglio mancare di rispetto né ai candidati né a chi guiderà la coalizione. Dico solo che la Lega Nord a Bologna ha una sua storia, fatta dell'impegno concreto dei suoi uomini. Penso a coloro che in questi anni si sono battuti contro i progetti del Civis e della Moschea. Purtroppo, non vedo nella formazione delle liste per le regionali un riconoscimento forte nei confronti di quella militanza che ha fatto crescere il nostro partito sotto le Due Torri. Per questo chiedo che mi vengano spiegati i motivi di certe scelte. Le ambiguità fanno male ad un movimento come il nostro."
     L'esclusione dei big bolognesi rischia di far perdere consensi alla Lega?
"Questo lo vedremo a urne chiuse. Quando potremmo valutare il consenso strappato dai singoli candidati in termini di preferenze e, quindi, il loro radicamento territoriale. Per quanto mi riguarda, il mio impegno verso la Lega sarà totale, come pure il mio sostegno al candidato presidente del Pdl, Giancarlo Mazzuca."





11 commenti:

  1. beh manes io sono con te!

    DeRolandis(alias Federico Galassi)

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  2. Possono essere diversi motivi per cui una persona non viene scelta, ma giustamente la spiegazione va data!!! Avanti Manes, siamo con te!!!
    Ewa

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  3. Questi giochi di potere ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Ecco perchè nel 2003, dopo 7 anni di militanza, me ne andai di mia spontanea volontà dalla Lega Nord . Ero talmente deluso e schifato dalla pochezza umana di certe persone che decisi di recidere ogni legame con il mondo politico.
    Durante la mia esperienza da militante, ho compreso che la meritocrazia è un concetto alieno al microcosmo dei partiti politici. Vanno avanti solo i furbi, i viscidi, quelli che sono protetti da qualcuno che ha potere. I miei anni di duro lavoro gratuito e impegno portato avanti con passione, sono stati ricomnpensati con un calcio nel sedere.

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  4. Sul sito della Lega Nord si legge una frase di Bossi che recita: "La Lega non si interessa al potere come tale.
    Non pensa solo a conservarlo, ma se ne serve per mettere in pratica certe idee".
    Gran bella frase. Peccato però che gli uomini che incarnano le idee della Lega non siano tutti così idealisti e distaccati dal potere. Anzi, le poltrone piacciono e fanno gola a molti! Nel caso specifico, per una poltrona da consigliere regionale (che ha uno stipendio pressoché uguale a quello di un parlamentare) non ci si pensa mica due volte a farsi la guerra all'interno della stessa famiglia. E poi, perchè la lista dei candidati consiglieri di Bologna non è stata scelta dalla base, bensì imposta dall'alto (ossia da Reggio Emilia)? Altro che federalismo! Questo è centralismo!

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  5. Quello che sta avvenendo all'interno della Lega bolognese riguarda più in generale l'intero mondo politico, ossia tutti i partiti in maniera trasversale. La lotta per il potere non guarda in faccia nessuno. Quando c'è da conquistare una poltrona da parlamentare o da consigliere regionale si è disposti a tutto. Anche a giocare in maniera scorretta e vile.
    Se questa è la democrazia dei partiti politici, sono orgoglioso di avere smesso di andare a votare già da molti anni. Il mio "non voto" è un chiaro segnale di disprezzo nei confronti di tutte le segreterie dei partiti che si spartiscono il potere con metodi mafiosi.

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  6. Manes continua la tua battaglia per Bologna,siamo con te fino alla fine!!!...Un cittadino Incazz........

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  7. Manes!!! piu' che candidare ti dovrebbero clonare!!!!!!In bocca al lupo!!

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  8. Manes sono con te senza se e senza ma. Alle prossime regionali voterò Lega Nord, ovviamente, ma questa volta lo farò turandomi il naso, lo farò pensando al tuo lavoro, a quello di Maroni e a quello dei tanti dirigenti nazionali, non certo perchè vorrei che fossero eletti questi signor nessuno, buoni a nulla che probabilmente si sono buttati in politica perchè rifiutati dal mondo del lavoro. Per non parlare poi del candidato alla presidenza, uno che non convincerà nemmen la sua famiglia a votarlo. Forza, non mollare! la Lega, L'Emilia, noi abbiamo bisogno di gente come te. (ma chi cazzo è 'sto Lusetti? che ha combinato nella vita?) Mario F.

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  9. E' una vergogna! I dirigenti reggiani si dovrebbero solo vergognare. Anche se sono leghista, questa volta mi rifiuto di andare a votare.

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  10. Il vecchio slogan "Roma ladrona, la Lega non perdona" in questo caso può diventare "Reggio Emilia padrona, Bologna non perdona!".
    Ma dov'è finito il federalismo, il principio di sussidiarietà???????????? I dirigenti leghisti emiliani si sono comportati come i vecchi politici di una volta. Perchè hanno imposto una lista di nomi dall'alto? Perchè hanno deciso loro, anziché delegare la scelta alla base? Questo è centralismo, non federalismo. E poi, perchè hanno escluso il segretario cittadino????????? E' una vergogna da non tacere. Qui bisogna che questo scandalo arrivi alle orecchie di Bossi, Maroni, ecc.

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  11. Ma chi cazzo sono questi Indello o Lusetti! Devono essere candidati leghisti doc che militano da oltre 10 anni non leccaculo arrivisti e cortigiani dell'Alessandri di turno. Bologna deve avere i suoi candidati!!!

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