domenica 17 gennaio 2010

"Non mollo!!!...."





.......ma sono incazzato nero!!! La Lega non può essere gestita come lo è oggi quì a Bologna. Commissariamenti continui, espulsioni, etc.. Dove sono finiti quei valori che mi hanno insegnato in 20 anni di militanza? La Lega è una cosa che ti entra dentro, che inizia sempre più a far parte di te....è con lei che ti senti protagonista nel costruire il tuo futuro, ma senza mai dimenticare chi sei e da dove vieni.
La Lega non è una cosa in vendita.
La Lega riconosce e dà valore al lavoro dei suoi militanti e alla loro dedizione nel tempo al movimento.
La Lega rispetta sempre il suo popolo, la sua gente.
Questa è la Lega che ho conosciuto e che ho amato.
Per questo dobbiamo lottare!!!
Grazie a tutti...siamo davvero in tanti.
ciao...manes

30 commenti:

  1. I reggiani sono solo delle teste quadre! Forza Bologna. Abbasso Reggio Emilia.

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  2. Giochi di potere, espulsioni, commissariamenti, ecc., non riguardano solo Bologna e non riguardano solo il presente.
    Basta fare un solo esempio per tutti: il bravissimo Max Ferrari, direttore del tg di TelePadania (dal 2002 al 2006), fu espulso nell'aprile 2006 dalla Lega Nord!! Perchè???? Probabilmente egli metteva in ombra altri personaggi meno conosciuti di lui, ma protetti da qualcuno...
    La stessa cosa è avvenuta a Bologna. I militanti storici sono stati sbattuti fuori uno ad uno. Perchè??? Probabilmente perchè una loro candidatura alle regionali avrebbe portato moltissimi voti di preferenza con il risultato di eleggere finalmente un consigliere regionale bolognese. E ciò ovviamente non sta bene a chi vuol favorire i candidati di Reggio, Parma e Piacenza.
    Ovvio, seguendo questo ragionamento, che Bernardini, seppur non espulso come gli altri militanti storici, doveva rimanere escluso dalla lista dei candidati consiglieri. Essendo egli il nome più noto della Lega bolognese avrebbe infatti preso tantissime preferenze col risultato di una sua elezione quasi certa.

    Fatta questa analisi, mi rivolgo direttamente al sig. Bernardini: ma come fa lei a rimanere in un partito del genere? Ma chi glielo fa fare?

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  3. Ma che fine hanno fatto Marco Veronesi e Giampiero Bagni, altri due giovani promettenti della Lega Nord?

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  4. Sono un simpatizzante bolognese della Lega Nord e non so niente e non capisco niente di tutte queste beghe di cui parlate. Quindi da quello che capisco la Lega è ancora peggio degli altri partiti. Ma come è possibile? Ma lo sanno i vertici della Lega? E se non lo sanno perchè nessuno lo dice loro? Grazie. In bocca al lupo! Mi chiamo Piero Aldrovandi

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  5. Gentile sig. Aldrovandi, in tutti i partiti politici ci sono delle beghe, lotte interne fratricide, colpi bassi, cattiverie, ecc. La lega non fa eccezione. Le consiglio, come esperienza di vita, di militare per almeno un anno in un qualsiasi partito politico per rendersi conto dello schifo che c'è in politica. Le persone umanamente più brutte si trovano in politica. Uomini cinici, arrampicatori sociali, furbi, viscidi, ecc.

    Lei, molto ingenuamente, si chiede se i vertici della Lega sono a conoscenza della situazione di Bologna. Signor Aldrovandi, la storia della Lega Nord, in tutta la Padania, è fatta di litigi, espulsioni, commissariamenti, ecc.
    Marco R.

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  6. Come mai da qualche giorno non è più on-line il sito della Lega Nord di Bologna? Al suo posto appare invece la home page della Lega Nord. Qualcuno ha voluto oscurare i problemi della lega bolognese?
    Francesco L.

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  7. Ho letto che il 23 gennaio ci sarà la presentazione della lista dei candidati Lega Nord di Bologna per le regionali e sarà presente l'onorevole Alessandri.
    Come semplice simpatizzante della Lega, vorrei chiedere a Bernardini che cosa intende fare. Farà buon viso a cattiva sorte e parteciperà anch'egli a questa presentazione, oppure la diserterà?

    Se posso permettermi di dare un consiglio, per una questione di dignità personale, io non ci andrei affatto a questa presentazione.
    Francesco L.

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  8. Ho trovato questi articoli di circa un anno fa che ben spiegano il clima di odio fra Bologna e Reggio Emilia
    Vedi http://politicaonline.ipbfree.com/index.php?showtopic=807

    Agenzia DIRE:

    ELEZIONI. 'LISTA DI SOLI PADANI', SOSPESO SEGRETARIO LEGA BOLOGNA

    QUATTRO MESI PER MARCO VERONESI



    (DIRE) Bologna, 12 mar. - Si oppone al "pigia pigia" per
    candidarsi nelle file della Lega nord, anche senza un pedigree
    propriamente "padano e leghista". E il Carroccio lo punisce con
    quattro mesi di sospensione. Ma l'ex segretario Marco Veronesi,
    consigliere di 35 anni a Sasso Marconi, si era gia' dimesso dalla
    segreteria provinciale "anche per motivi di lavoro". Altro non
    dice, Veronesi. Ma chi conosce la vicenda non ha dubbi sulle
    cause che hanno portato alla sua sospensione. In provincia ci
    sarebbero tanti personaggi a voler essere candidati con la Lega
    in collegi sicuri. "Anche se non sono padani e sono poco
    leghisti", e' la vox populi all'interno del movimento. Il fatto
    che il Carroccio sia dato in forte crescita e un posto da
    consigliere o magari da assessore fa gola a parecchi.
    A questo snaturamento delle liste si sarebbe opposto tra gli
    altri Veronesi, considerato un acceso autonomista. Di fatto nei
    giorni scorsi il commissario della Lega per il territorio, il
    parmigiano Giovanni Tombolato, ha messo nero su bianco la
    sospensione dell'ormai ex segretario provinciale: quattro mesi.
    "E' stata una decisione sofferta ma ho dovuto prenderla- conferma
    Tombolato- In base al comportamento di Veronesi decideremo di
    reintegrarlo, anche in tempo per essere messo in lista a Sasso
    Marconi", dove e' gia' consigliere comunale. Nulla dice pero'
    Tombonato dei motivi che hanno portato alla rimozione del
    leghista, "e' un fatto interno al partito". Un partito che a 85
    giorni dalle elezioni si trova senza un segretario provinciale.

    (Bil/ Dire)
    19:39 12-03-09

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  9. Veronesi, Bagni, Tarozzi, Rusticelli... giusto per fare qualche nome...

    Insomma dopo aver cacciato fuori tutti, sono rimasti 11 (UNDICI) militanti. Si, gli amici degli amici e i parenti delgi eletti in provincia!

    Il problema è che a Milano sanno tutto da molto tempo ma non glene frega niente della nostra Regione, che qualcuno di loro considera perfino del "centro italia"... l'avranno spostata!
    MANES i Bolognesi sono con te, ma adesso serve un'azione dimostrativa ai limiti.

    PER PROTESTA i leghisti bolognesi votino BIGNAMI alle regionali. Avanti un giovane e meno voti a cadregari e ad arrampicatori della politica a gettone.

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  10. C'è anche questo articolo pubblicato su Repubblica:

    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/01/15/anche-la-lega-si-spacca-sulle-candidature.html

    Anche la Lega si spacca sulle candidature in Regione
    Repubblica — 15 gennaio 2010 pagina 6 sezione: BOLOGNA

    LUCIANO NIGRO GAZZARRA per le candidature nella Lega Nord di Bologna. L' uomo forte del Carroccio sotto le due torri, Manes Bernardini, escluso dalle liste per la Regione minaccia di lasciare il partito. «Sto pensando di tornare a fare l' avvocato», dice il consigliere eletto in Comune con 800 preferenze. «Se decidessi di cambiare partito avrei la fila». Una minaccia in piena regola che si accompagna a voci di dossier spediti al coordinatore della Lega Roberto Calderoli sul «caso Bologna». Un caso esplosivo, visto che negli ultimi mesi molti dirigenti locali stati cacciati e il partito ripetutamente commissariato in seguito a laceranti scontri interni. Tra gli espulsi ci sono gli ultimi segretari provinciali Giampiero Bagni e Marco Veronesi e Norma Tarozzi la promotrice della petizione da 12 mila firme contro la moschea, era arrivata seconda in Comune con 154 preferenze. Gli ex dirigenti espulsi, sono finiti tutti in Nazione Emilia, la forza politica che raccoglie moltissimi transfughi del partito di Bossi. A provocare l' ultimo terremoto è la scelta dei 9 candidati per la Regione. candidature ambite da quando la Lega ha ottenuto 44.523 voti alle provinciali (l' 8,2%). In molti sgomitano. Ma il vicesegretario dell' Emilia Marco Lusetti ha subito tagliato fuori tra gli altri Bernardini con una frase sibillina («Le motivazioni devono restare interne alla Lega»). E Bernardini non l' ha digerita. «Parole lesive della mia onorabilità, perché lasciano intendere chissà che cosa». La verità, aggiunge, «è che non me ne frega di candidarmi, ma mi hanno fatto il vuoto attorno». Bernardini, che era già stato commissariato nel 2007 paga, in realtà, la contrapposizione vera o presunta ad Angelo Alessandri, deputato e leader della Lega in Emilia. Alessandri, però, prova buttare acqua sul fuoco. «Una polemica inutile - dice - ci vuole più serenità: capigruppo in Comune e in Provincia sono appena stati eletti e giustamente Lusetti, delegato a formare le liste, puntava su altre figure». Sulla rissa permanente e sulle espulsioni, invece, Alessandri propone una curiosa teoria: «Ci deve essere qualcosa di speciale sotto le torri, perché tutti i partiti sono litigiosi, basta osservare il Pdl e il Pd. Noi non ne siamo immuni». Malattia gravissima a giudicare dai sintomi. «Le espulsioni? Cinque in tanti anni. Ho dato spesso autonomia a Bologna - si giustifica Alessandri - ma ogni volta litigano. Siamo forti nella bassa, in montagna, in città, ma quando si mettono insieme sono discussioni a non finire. Una specialità tutta bolognese». La rissa, però, questa volta finirà sul tavolo di Bossi e Calderoli. - LUCIANO NIGRO GAZZARRA

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  11. In fondo era giusto dare spazio a nomi nuovi. Se non sbaglio, Bernardini nell'arco degli ultimi 10 anni è già stato candidato numerose volte sia alle Comunali, sia alle Provinciali, sia alle Regionali.

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  12. Bagni e Veronesi, per citare solo due nomi, sono passati dalla stelle alle stalle. Da dirigenti locali del partito quali erano, si sono ritrovati espulsi da esso.

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  13. Il detto dice che "nessuno lavora solo per la gloria". Lo stipendio conta, eccome.

    Questo vale anche per la politica. Magari all'inizio una persona che decide di militare in un partito può anche essere mossa solo dagli ideali. Ma alla lunga nessuno rimarrebbe tanti anni in un partito solo per gli ideali e senza nessun tornaconto, soprattutto di natura economica.
    Ovvio, pertanto, che dopo 20 anni di militanza una persona aspiri ad una poltrona che gli dia un buono stipendio.
    Insomma, fra il gettone di presenza da consigliere comunale e il ricco stipendio da consigliere regionale c'è una bella differenza. O no?

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  14. Ho conosciuto militanti che negli anni '90 hanno dato anima e cuore alla Lega. Gente che ha sacrificato il proprio tempo libero, le proprie energie e che magari ha avuto anche problemi, dal momento che in quegli anni la Lega non contava nulla a Bologna. E in quel periodo, quello secessionista, c'era solo da rimetterci nell'esporsi in prima persona.
    Ebbene, questi ex militanti sono stati dimenticati, non valorizzati, nessuno ha detto loro un grazie per il loro impegno.
    Costoro non hanno ricoperto nessun ruolo dirigenziale, ne' sono stati mai candidati alle regionali o a qualche poltrona che contava davvero.

    Questa breve riflessione, solo per dire che ci sono persone che hanno molti più motivi di Bernardini per essere incazzate nere. Lui, almeno, è stato segretario provinciale, poi cittadino... E' già stato candidato alle regionali del 2000 e alle comunali di Bologna diventando consigliere. Non ha affatto motivi per essere arrabbiato. Pensi piuttosto ai tanti militanti sopra descritti che in anni difficili hanno lavorato quanto lui o più di lui senza ricevere mai nessuna gratificazione.

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  15. rispondo ...ma manes in persona non ha mai detto che si vuol candidare in regione, ha detto e soprattutto contestato i metodi delle candidature....e soprattutto aggiungo quello che un ex iscritto alla lega come me contesta è il potere di chi , numericamente, ha molti ma molto meno voti, vedi reggio emilia .....nessuno pretende di comandare a reggio emilia, ma almeno reggio emilia lasci stare Bologna!

    Federico Galassi

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  16. Vorrei esprimere la mia opinione con molto rispetto. Non sono leghista, non sono iscritto, non ho mai frequentato il vostro partito. Da alcuni anni voto Lega perchè mi sembra l'unico partito in grado di cambiare le cose in questo disgraziato Paese, perchè condivido molti degli obiettivi che ha la Lega, perchè considero alcuni suoi rappresentanti ottimi politici e persone per bene. Non mi importa assolutamente niente se qualcuno anni fa si è fatto il mazzo o si è sacrificato per la Lega. voglio votare persone in gamba, preparate, oneste che sappiano rappresentare le mie necessità e desideri e che sappiano operare concretamente per migliorare Bologna, l'emilia, l'Italia. Grazie e saluti Giovanni C.

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  17. Signor Bernardini, la Lega non è gestita male solo a Bologna ma a livello generale, e ciò accade da molti anni. Altrimenti come spiegare le numerose espulsioni di dirigenti e militanti leghisti che sono avvenute in un passato non troppo lontano in Lombardia piuttosto che in Piemonte?

    Pertanto, o lei è cieco ed è quindi rimasto per tanti anni in un partito dove avvenivano delle ingiustizie perchè non le vedeva, oppure questa gestione del partito alquanto discutibile le è andata bene fintanto che i problemi non sono scoppiati anche a Bologna.

    Troppo comodo, però, incazzarsi solo quando le ingiustizie la riguardano in prima persona. Secondo me, per una questione di dignità personale, lei dovrebbe mollare la Lega. Anche per un gesto di solidarietà nei confronti degli altri militanti storici bolognesi che sono stati espulsi dal partito.
    Ma insomma, dico io, come fa a rimanere in un partito che ha sbattuto fuori gente come Veronesi, Bagni, Tarozzi...????

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  18. Bernardini, prenda esempio dall'ex capogruppo alla Camera Alessandro Cè che ha lasciato la Lega e una poltrona da assessore regionale. Un gesto, il suo, pieno di coraggio e dignità.

    Ecco ciò che si legge su wikipedia:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_C%C3%A8

    "Nell'aprile 2005 è eletto consigliere regionale della Lombardia, ma entra nella giunta regionale di Roberto Formigoni come assessore alla Sanità. Dimessosi da deputato il 14 settembre successivo, lascerà anche la carica di assessore e la Lega il 17 marzo 2007, sostituito dal cardiochirurgo leghista Luciano Bresciani, dopo lunghe trattative in regione sulla privatizzazione del servizio di 118 e fibrillazioni politiche varie. Dal canto suo Cè sosterrà che la Lega «è diventato un partito di Palazzo, autoreferenziale, che fa solo gli interessi dei poteri forti»[3].

    In consiglio regionale ha aderito in seguito al gruppo misto fondando la componente Cristiani e Federalisti[4].

    Nel novembre 2009 ha aderito all'Italia dei Valori[5]".



    Nell'articolo qui sotto, CE' spiega i motivi per cui ha lasciato la Lega:
    http://www.affaritaliani.it/milano/ceaffarilega2003.html

    Alessandro Cè ad Affari: "Ecco perché ho lasciato la Lega"
    Mercoledí 21.03.2007 10:28


    Alessandro Cè

    "E' diventato un partito di Palazzo, autoreferenziale, che fa solo gli interessi dei poteri forti. Molto interessato ai consigli di amministrazione e poco agli interessi della gente. La Lega è nata contro lo strapotere dei partiti, ora è diventata come gli altri". L'ex assessore alla Sanità della Lombardia Alessandro Cè, intervistato da Affari, spara a zero sul Carroccio, partito che ha lasciato per aderire al gruppo misto in consiglio regionale. E sull'alleanza con Forza Italia dice: "Questo abbraccio senza condizioni è assolutamente negativo. Gli azzurri sono troppo attenti agli interessi delle corporazioni, delle lobby e delle clientele. Per la Lega è un abbraccio mortale".

    Si è sentito scaricato dalla Lega?
    "Macché. Ho deciso io di uscire dal partito. E' una cosa ben diversa".
    Lei ha parlato di un partito schiavo delle lobby. A che cosa si riferisce in particolare?
    "Quando si parla di politica, o si fa l'interesse del cittadino oppure quello delle lobby e delle corporazioni. Su questo tema è chiaro dove si è schierato il partito e dove mi sono schierato io. Nessuno ha spiegato come mai si è aperto a una fondazione bancaria un servizio di emergenza-urgenza come quello del 118. E' una scelta senza significato e che nasconde grossissimi rischi".

    Quali?
    "In un settore di interesse pubblico non si può pensare che ci sia una compartecipazione al governo da parte di un soggetto privato. E' impensabile".

    Lei che cosa ha fatto per dissuadere il partito?
    "Ho posto la domanda più volte al partito, ma non ho ottenuto nessuna risposta. Io ho dato mille motivazioni. Perseguo gli interessi del cittadino, mentre il partito pensa ad altro".

    Lei ha dichiarato che il partito ha ceduto alle pressioni di Roberto Formigoni sul 118. Perché?
    "Non è la prima volta che succede. Quando ero capogruppo alla Camera ebbi un diverbio con il mio stesso partito".

    Che cosa accadde?
    "Io e altri deputati leghisti ci battevamo contro l'atteggiamento arrogante delle banche ai danni delle imprese e dei risparmiatori truffati con gli scandali Parmalat, dei bond argentini e dalla questione Fazio. Nel caso del governatore della Banca d'Italia il partito ci ha scaricato e ha difeso Fazio. Quei deputati che lottavano dalla parte dei cittadini, compreso il sottoscritto, non furono ricandidati alle elezioni politiche".

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  19. Ho letto il messaggio qui sopra riguardante il famoso politico Alessandro Cè, e sono rimasto colpito da questa frase in cui parla della Lega: "E' diventato un partito di Palazzo, autoreferenziale, che fa solo gli interessi dei poteri forti. Molto interessato ai consigli di amministrazione e poco agli interessi della gente. La Lega è nata contro lo strapotere dei partiti, ora è diventata come gli altri".

    Se l'analisi di Cè è giusta, Bernardini dovrebbe immediatamente uscire da questo partito.

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  20. Vorrei rispondere al post di Giovanni C.

    Lei scrive:
    "Non mi importa assolutamente niente se qualcuno anni fa si è fatto il mazzo o si è sacrificato per la Lega. voglio votare persone in gamba, preparate, oneste che sappiano rappresentare le mie necessità e desideri e che sappiano operare concretamente per migliorare Bologna, l'emilia, l'Italia."

    Signor Giovanni C., mi permetto di spiegarle un semplice meccanismo della politica. Senza militanti che si sacrificano per gli ideali di un partito e che si espongono in prima persona facendo volantinaggio, gazebo, parlando con la gente, raccolta firme, comunicati stampa, articoli sui giornali, ecc., ebbene senze di essi un partito politico non esisterebbe nemmeno. Per il semplice fatto che i suoi ideali non verrebbero veicolati alla gente.

    Signor Giovanni C., lei dice di simpatizzare per la Lega e di votarla solo da alcuni anni. Ebbene, se oggi ha la possibilità di votare per la Lega è grazie all'impegno di migliaia di militanti che nel corso degli anni si sono sbattuti per essa e hanno contribuito a diffondere le sue idee. Senza militanti, lei oggi non avrebbe la possibilità di votare per il simbolo con Alberto da Giussano. Si ricordi che la Lega è nata dal nulla. All'inizio era formata solo da Bossi e pochi altri militanti che andavano ad attaccare i manifesti e propagandare le proprie idee. Se la Lega, nell'arco di più di 20 anni, è diventata un grande partito, lo si deve all'impegno dei militanti.

    Ecco perchè trovo irrispettose le sue parole in cui afferma che "Non mi importa assolutamente niente se qualcuno anni fa si è fatto il mazzo o si è sacrificato per la Lega".
    Ripeto, senza il duro lavoro dei militanti, lei oggi non avrebbe la possibilità di votare per la Lega. Rifletta bene!

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  21. Se non ricordo male, neppure 2 anni fa (dopo l'ottimo risultato della Lega a Bologna per le politiche 2008) Manes Bernardini conquistava la prima pagina del Resto del Carlino con addirittura una sua gigantografia. Sembrava che all'improvviso la rossa Bologna fosse diventata leghista e il merito fosse del segretario Bernardini. Tutti davano per scontata una sua ascesa nell'Olimpo della politica.
    Oggi egli è rimasto escluso dalle regionali.
    In politica si fa presto a diventare famosi, così come altrettanto velocemente si cade nell'oblio.
    Dalle stelle alle stalle.

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  22. Manes nn ha mai detto di volersi ritirare dalla politica, magari ha detto una cosa preso da un po' di amarezza ed è stata ripresa dai giornali in una certa maniera .......perchè i giornali devono dare ai lettori qualcosa sempre di nuovo..per cercare dinamicità di notizie.....e per raggiungere, se possibile sempre nuovi lettori....io dico a manes di non lasciare la lega..perchè sarebbe una sconfitta....e poi non mi sembra una persona che sia in preda ad interessi lobbistici, lui è un bolognese che ama la sua città!

    DE Rolandis

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  23. dalle stelle alle stalle? che stiamo scherzando?mah a volte ho l'impressione che si parli senza sapere le cose

    Guglielmo Papi

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  24. Bernardini non ha mai detto di volere andare in Regione! Anzi ha detto proprio il contrario...ha affermato che non vive di politica, è avvocato e la pagnotta se la guadagna a prescindere! Se ho capito bene si è lamentato di una gestione, quella di Alessandri e di Lusetti, che a Bologna negli ultimi tempi ha fatto solo commissariamenti ed espulsioni eccellenti! E poi che dire...se quella che è uscita è una lista di leghisti….mamma mia!!! Arrivisti e basta!!! Se la Lega avesse l'1% queste persone farebbero l'asino e il boia per candidarsi sotto la bandiera della Lega? Potrò sbagliarmi ma dico di no! Mentre Bernardini, da quel che ricordo, l'abbiamo sempre visto in strada a lottare, anche quando la Lega era scomoda a tutti! Vai avanti Bernardini...la tua lotta moralizzatrice sarà ai più indigesta, ma almeno potrai sempre guardarti allo specchio!!!
    Andrea.

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  25. Conosco due avvocati, sulla trentina, che per arrivare a fine mese lavorano entrambe in due call center. Mi hanno spiegato che, nonostante la laurea in giurisprudenza, il tirocinio e l'esame di Stato superato brillantemente, è davvero dura fare strada nel mondo degli studi legali. Per non fare la fame, sono stati costretti a cercare lavoro in altri settori. Uno lavora in un call center di telefonia mobile e l'altro di assicurazioni.

    Questo esempio, solo per fare una riflessione e porre alcune domande. Se un avvocato (che afferma di non vivere di politica), dopo essere stato maltrattato dalla dirigenza regionale del suo partito, si ostina a rimanere nelle fila di tale movimento politico, o è masochista o ha degli interessi.
    Escludendo la prima ipotesi (ossia che è masochista), proviamo ad analizzare la seconda.
    Considerando il fatto che nessuno obbliga nessuno a militare in un partito (si tratta infatti di volontariato), appare chiaro che chi continua a rimanere in un movimento politico che è stato ingiusto nei suoi confronti e ha espulso militanti storici nonché amici, lo fa perchè nonostante tutto gli conviene.
    Io credo, infatti, che se il proprio lavoro da avvocato rendesse molto bene in termini economici, una persona nella situazione sopra descritta manderebbe a quel paese la dirigenza locale del partito e si occuperebbe solo del proprio lavoro. Altrimenti perchè trascurare il proprio lavoro per dedicarsi a tempo pieno a un partito che compie delle ingiustizie???????

    Preciso che sono un semplice cittadino bolognese, disgustato da tutti i partiti politici, che cerca di ragionare con la propria testa.

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  26. Sono leghista, ma la lista di Alessandri e Lusetti non la voto. Voterò per Bignami.

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  27. Rispondo volentieri al signore che ha risposto al mio precedente post (e che se si fosse firmato sarebbe stato meglio) Dunque questo signore trova irrispettoso il mio ragionamento perchè ho detto che "Non mi importa assolutamente niente se qualcuno anni fa si è fatto il mazzo o si è sacrificato per la Lega". Non voglio mancare a nessuno di rispetto, ma ribadisco: io voto qualcuno che considero molto bravo ad amministrare il mio Paese, la mia Regione, la mia Città. Vorrei persone con cultura, preparazione, esperienze, idee adeguate, se poi hanno fatto anche volantinaggio, raccolta firme, cuochi e camerieri alle feste del partito meglio, ma non può essere questo il valore di merito. Se un idiota passa 20 anni a distribuire volantini ai passanti, che facciamo? Lo eleggiamo sindaco? Lei si farebbe operare al cuore da uno che sta 10 ore al giorno in ospedale a distribuire materiali ma non è medico? e così via. Il discorso è lungo, ma non siamo più agli albori della democrazia quando ai rappresentanti del popolo era richiesto solo di presidiare gli organi elettivi, oggi in una società complessa, con problemi complessi si richieda alla classe dirigente specifiche competenze. Questo è quello che penso, ripeto non voglio offendere nessuno, ma sarò padrone di votare secondo una mia valutazione? Grazie Giovanni C.

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  28. Rispondo nuovamente al signor Giovanni C.

    Insisto su un concetto: la Lega Nord, a differenza di quasi tutti gli altri partiti che avevano risorse economiche e controllavano più o meno direttamente i mass-media, è nata dal niente. Un partito che nasce dal niente e che non ha mezzi e risorse per far sentire la propria voce può contare solo sulla forza dei propri militanti.
    Se lei oggi può votare per la Lega deve RINGRAZIARE chi si è fatto il mazzo per anni, in maniera gratuita, portando avanti le idee della Lega. Senza queste persone, lei oggi non potrebbe scegliere di votare Lega. E' chiaro il concetto?
    Soprattutto qui a Bologna, e più in generale in Emilia Romagna, dove negli anni '90 la Lega non contava nulla, ci voleva tanto coraggio a dichiararsi sostenitori di Bossi. C'era solo da rimetterci. Eppure, ci sono state persone che hanno militato nella Lega Nord, sacrificando il proprio tempo libero per diffondere le idee del Carroccio. Senza il lavoro di queste persone, oggi non esisterebbe la Lega Nord di Bologna e lei, signor Giovanni C., non potrebbe votare per la lista della Lega né alle regionali, né alle comunali, né alle provinciali.
    Quindi, ribadisco, CI VUOLE SOLO DEL RISPETTO PER CHI HA MILITATO nella Lega in anni difficili.

    Infine, voglio rispondere a questa sua frase:
    "Vorrei persone con cultura, preparazione, esperienze, idee adeguate, se poi hanno fatto anche volantinaggio, raccolta firme, cuochi e camerieri alle feste del partito meglio, ma non può essere questo il valore di merito. Se un idiota passa 20 anni a distribuire volantini ai passanti, che facciamo? Lo eleggiamo sindaco?"

    Signor Giovanni C., nel mio primo post parlavo di ex militanti che sono stati dimenticati, non valorizzati, nessuno ha detto loro un grazie per il loro impegno. Queste persone, hanno militato a 360 gradi, nel senso che hanno fatto sia i lavori più "sporchi e duri" come volantinare, attaccare manifesti, raccogliere firme, ecc., ma hanno dimostrato anche di essere persone preparate e di cultura (scrivendo articoli, comunicati stampa, organizzando incontri e dibattiti, collaborando con i politici eletti nel proprio territorio).
    Ebbene, costoro, come scrivevo nel primo post, hanno molti più motivi di essere incazzati neri che il sig. Bernardini.

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  29. ..non scandalizziamoci, HA RAGIONE MANES, la politica E' BATTAGLIA CIVILE verso la realizzazione di un progetto che non si riconosce in altri progetti, è chiaro (lo capisce anche chi ha fatto le elementari)che prima VANNO CONSOLIDATE LE FORZE INTERNE per poi, subito dopo, RAFFORZARSI NELLA BATTAGLIA ESTERNA, il cui avversario principale è il PD (c'è anche qualcuno del PdL che a volte sembra il Pd meno la elle).

    Manes ha tutte le carte in regola, sicuramente più di tanti altri...quindi VAI BERNARDINI! Ti vogliamo in regione, lì farai di meglio e più per tutti noi della Lega!

    W MARRONI, W BERNARDINI
    Louis Pierre

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  30. Louis Pierre,
    non la conosco di persona e quindi non so quanti anni abbia. In ogni caso, giovane o adulto che sia, fa quasi tenerezza leggere il suo commento trasudante di ingenuità politica.

    Lei crede ancora alle favole; crede ai politici buoni che, una volta eletti, lavoreranno per il bene dei cittadini.
    La sua visione delle cose è tanto bella quanto schematica. Troppo semplice. La realtà è ben pià complessa. Soprattutto la realtà politica.

    Il vero problema, ciò che non funziona, è la democrazia rappresentativa. Il potere dei partiti che hanno usurpato la sovranità del popolo.

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